CERCASI DISPERATAMENTE LA COERENZA, comunicato Covisian

Rientri in azienda si, elezioni Rsu no!

Alla luce degli ultimi avvenimenti crediamo sia doveroso informare le lavoratrici e i lavoratori di Covisian sugli esiti dell’incontro della commissione elettorale tenutosi oggi. Alla nostra richiesta di apertura delle procedure elezioni Rsu è seguito un clamoroso ko da parte dei componenti della Commissione Elettorale nominati da SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UGL TLC e CISALCOM. La scrivente in data 11 maggio c.a ha avviato ufficialmente le procedure perché ritiene sacrosanto il diritto dei lavoratori di poter scegliere in democrazia i propri rappresentanti sindacali, soprattutto visto il ritorno, con tutte le dovute attenzioni, ad una graduale “normalità”. Le ragioni del NO però ci lasciano fortemente basiti e perplessi perché non ci si può appellare alla pandemia e alle condizioni di sicurezza se contestualmente invece non si grida allo scandalo per i rientri dei lavoratori in azienda. Se ritengono di essere nel giusto si battessero per garantire lo smart working e per evitare i suddetti rientri, considerando che hanno tanto a cuore il tema della sicurezza. A tal proposito ci preme ricordare che esiste gia’ un Comitato Paritetico anti-Covid costituito da componenti di tutte le sigle sindacali che si riunisce con cadenza settimanale.
Nello specifico una organizzazione sindacale, SLC-CGIL, ha dimostrato in questo frangente grande e profonda incoerenza perché pochi giorni fa ha invece avallato e voluto le elezioni Rsu in un call center dell’hinterland catanese ( che siano 40 lavoratori come System House o 4000 come ST, poco importa), documentate da foto e post sui social. Un'altra organizzazione, Fistel-CISL, invece, sempre in riferimento a Covisian, dice no alle elezioni a Catania ma si dichiara disponibile al voto nella sede palermitana, come se a Palermo il virus non esistesse. Evidentemente non c’è logica in questa scelta, ma soltanto la volontà di fare puro ostruzionismo ad una richiesta più che lecita.
Siamo stati sempre convinti che la democrazia, molte volte sventolata da alcune organizzazioni sindacali, vada rappresentata non solo a parole ma anche con i fatti. Pensiamo sia giusto, dove le condizioni di sicurezza ci siano, procedere al rinnovo dei rappresentanti dei lavoratori – così come del resto si stanno facendo in tante altre aziende dei nostri settori e del mondo del lavoro. Viceversa sarà un pretesto per evitare il voto, per non dare l’opportunità alle lavoratrici e Lavoratori di potere esercitare un loro diritto: eleggere i propri rappresentanti. Dopodiché noi siamo sempre lineari, con i nostri principi di democrazia, altri rimarranno coerenti con le loro convenienze.
Pertanto invitiamo gli iscritti delle altre organizzazioni sindacali a chiedere spiegazioni dettagliate sulle ragioni del silenzio sui rientri, si facessero argomentare in maniera chiara ed inequivocabile il loro percorso. Inoltre ci preme rammentare che la Uilcom Catania si è battuta per garantire le categorie esenti dal rientro previste dai DPCM e da sola ha ottenuto il diritto allo smart working al 100% per i genitori di figli in età prescolare, smentendo con i fatti le altre organizzazioni che invece negavano la possibilità di usufruire di questo diritto e a tal proposito ci piace ricordare che i loro iscritti si interfacciavano con noi per avere indicazioni e delucidazioni sulla suddetta questione.
In conclusione riteniamo inopportuno celarsi dietro l’alibi della pandemia, (sarebbe invece auspicabile un confronto elettorale schietto e leale nel pieno rispetto dei protocolli di sicurezza) e invitiamo tutti a prendere coscienza della possibilità di andare al voto come massima espressione di democrazia dappertutto e non soltanto dove si ha la certezza di spuntarla e di vincere!

Catania, 24/05/2021

Segreteria Uilcom Catania