Bozza nuovo dpcm: a rischio la riapertura di cinema e teatri il 27 marzo

Il nuovo decreto è entrato in vigore da qualche giorno ma necessita già di alcune modifiche: dopo il rialzo della curva, l’aumento dei ricoveri e la diffusione della variante inglese, il governo ha chiesto agli esperti di inasprire le misure anti contagio.

Stando alla bozza del dpcm modificato, la riapertura di cinema e teatri rischia di slittare.

Bozza dpcm sulla riapertura di cinema e teatri

Il ministro Franceschini aveva promesso la ripartenza del mondo dello spettacolo, almeno nelle zone bianche e gialle, a partire dal 27 marzo. Il protocollo era già pronto e prevedeva rigide norme sul distanziamento interpersonale, sulla capienza e sulla preassegnazione dei posti.

Ma questa data rischia di non essere più valida e di subire un ulteriore rinvio.


Secondo quanto scritto sulla bozza di quello che sarà il nuovo provvedimento, la politica si riserva di prendere una decisione in merito dopo il 20 marzo, quando cioè avrà modo di valutare se le altre misure di contenimento avranno avuto effetti. Considerando che l’Italia sta entrando nella terza ondata di contagi e che il picco è atteso proprio alla fine del mese, si teme che cinema e teatri resteranno ancora chiusi e dovranno aspettare migliori tempi per riaprire.

Una notizia drammatica per il mondo dello spettacolo che è fermo ormai da un anno esatto. Era infatti l’8 marzo 2020 quando il ministro della Cultura annunciava la sospensione su tutto il territorio nazionale di eventi cinematografici, teatrali, eventi e spettacoli di qualsiasi natura svolti in luoghi pubblici e privati.


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