Proietti: flessibilità più diffusa di accesso alla pensione e interventi per giovani e donne

Roma, 25 marzo 2021


I dati dell’Inps mostrano l’assoluta necessità di una flessibilità più diffusa di accesso alla pensione. Il dato relativo all’età media, infatti, è cresciuto fino ad arrivare a 64 anni e 3 mesi, questo vuol dire che la stragrande maggioranza dei lavoratori vi accedono con un'età prossima a 67 anni. 

Una maggiore flessibilità di accesso alla pensione sarebbe utile, anche, per gestire la fase di ricostruzione produttiva delle imprese. 

Preoccupante continua ad essere il dato relativo all’importo delle pensioni, in particolare delle donne che in larga misura percepisco assegni con importi inferiori ai 750 € mensili. Per la Uil è, quindi, importante fare interventi che valorizzino il lavoro di cura e la maternità ai fini previdenziali così da sostenere le pensioni delle donne.

 Si deve agire per tempo per garantire ai giovani future pensioni adeguate. In questi anni causa la precarietà i giovani lavoratori hanno avuto carriere sempre più discontinue che vanno coperta ai fini previdenziali.

Il Ministro del Lavoro è impegnato e noi con lui a fronteggiare l’emergenza del lavoro, ma ricordiamo che il Ministero ha una struttura specifica sui temi previdenziali che sarebbe opportuno attivare per intraprendere subito un confronto con le parti sociali.