Rete unica Tlc, i sindacati: “Cambio di passo del Governo, ma importante mantenere il confronto”

Finalmente un cambio di passo, dopo anni in cui i titolari del Mise si sono fatti sfuggire l’occasione di un confronto sul tema della rete unica di Tlc e sul futuro dei lavoratori e del settore delle Tlc”: così Salvo Ugliarolo, Segretario generale della Uilcom-Uil commenta a CorCom l’esito dell’incontro di stamattina con il Sottosegretario al Mise Anna Ascani che ha visto presenti anche i vertici di Slc-Cgil e Fistel-Cisl, i quali congiuntamente hanno deciso di annullare il presidio che era stato convocato per il 27 maggio.

“Apprezziamo la volontà del ministero di avviare un confronto costruttivo nel rispetto delle parti sociali. Il tema della rete unica è all’attenzione del Governo che ne ha compreso l’importanza e che non può essere lasciato nell’incertezza – evidenzia Ugliarolo -. La questione è importante per il Paese e anche per gli scenari che si possono creare sul fronte lavoratori e tenuta del comparto Tlc. Abbiamo vissuto e pagato lo scotto della privatizzazione di Telecom a carico dei lavoratori e del Paese. Non vogliamo ripetere un secondo tempo. La cosa positiva è che c’è stato un cambio di passo, ma da questo primo confronto ci aspettiamo continuità”.

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Secondo quanto si apprende il Governo punta a prendere una decisione sulla questione newco subito dopo la ricognizione sulle aree grigie in capo a Infratel per avere chiaro il quadro dello stato di avanzamento dei cantieri per la banda ultralarga ad oggi ma anche degli investimenti previsti dalle telco di qui ai prossimi cinque anni.

In una nota congiunta i sindacati evidenziano che “continuiamo a vedere nel memorandum firmato ad agosto fra Cassa Depositi e Prestiti e Tim un modello che può garantire di evitare di depauperare il patrimonio tecnologico ed infrastrutturale dell’ex monopolista consentendo al capitale pubblico di riacquisire un ruolo importante in un settore strategico che dovrà sempre di più garantire il diritto universale alla connessione, azione fondamentale anche rispetto a quanto accaduto in questi difficili mesi di crisi sanitaria. Più in generale le organizzazioni sindacali hanno posto con forza l’attenzione sulla tenuta di tutta la filiera delle Tlc, Customer, appalti di rete, in una fase di forti cambiamenti di processi tecnologici. Come più volte sottolineato occorre creare una vera e propria “cabina di regia” con tutti gli attori in campo a partire dalle Autorities di controllo che devono tornare a svolgere un ruolo di guida e regolatorio di processi sempre più complessi ed interconnessi. Il Paese, in un mercato che è sempre più globale con soggetti multinazionali, ha bisogno di un campione nazionale che sappia, in un contesto di chiare regole di concorrenza, porsi alla guida dei processi infrastrutturali e magari imporsi come elemento di aggregazione in ambito europeo”.